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lunedì 30 gennaio 2012

Milano al secondo ribasso consecutivo dopo le aste piuttosto deboli


Chiusura negativa quest'oggi a Piazza Affari. A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo dell'1,21% a quota 15753 punti. Come avevo segnalato qualche giorno fa ( http://thebesttrader.blogspot.com/2012/01/rally-finito-per-wall-street-forse.html) mi aspettavo un calo delle quotazioni a Wall Street che ha riportato discrete pressioni ribassiste anche sugli indici italiani ed europei. 
Graficamente parlando si può osservare la chiara rottura della trendline rialzista formatasi a partire da inizio Gennaio da quota 14400 punti fino ai 16200 punti toccati pochi giorni fa. A questo punto la tenuta dell'importantissimo supporto a quota 15600-15630 punti appare fondamentale. Infatti l'eventuale rottura di questo livello andrebbe a inficiare il trend rialzista di breve periodo con successivo target ribassista a quota 15400 punti e successivamente a 15200 e 15000 punti. 
Al contrario la tenuta dei 15600 punti potrebbe ridare slancio alle quotazioni con successivi target a 15900 e 16000 punti.
Da un punto di vista macroeconomico va segnalato l'esito piuttosto negativo delle aste dei titoli di stato italiane odierne. 
Infatti sebbene il tesoro abbia collocato titoli a 5 e 10 anni per un valore complessivo di 7 miliardi e 475 milioni di euro con rendimenti in calo rispetto alle ultime aste, il bid to cover (la domanda rispetto all'offerta) è stata particolarmente deludente sopratutto per i titoli a 5 anni: 
Il prezzo pagato per il BTP a dieci anni (consegna marzo 2022) e' stato pari al 6,077% a fronte del 6,98% richiesto a fine dicembre. Sono stati collocati i due miliardi previsti, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,416.
Nel caso del Btp a Cinque anni (maggio 2017), l'emissione ha reso in media il 5,39% contro il 6,47% dell'asta precedente del 14 dicembre. Piazzati solo 3 miliardi 574 milioni di euro a fronte di un range di offerta iniziale tra i 4,5 e i 6 miliardi di euro. Il Bid to Cover e' stato pari a 1,297.
Collocati inoltre anche titoli con consegna aprile 2016 al tasso del 4,79% (contro il 6,47% precedente) per 746 milioni di euro con un Bid to Cover dell'1,42 e titoli scadenza marzo 2021 per un ammontare pari a 1 miliardo 155 milioni di euro di titoli con  al tasso del 5,74% (in questo caso in rialzo rispetto al 4,73 precedente), con un rapporto tra offerta e domanda pari a 1,45.
A mio avviso l'esito complessivo delle aste odierne è da considerare alquanto negativo, in particolare per il bid to cover dell'asta dei BTP a 5 anni (solo 1,297 per un ammontare nettamente inferiore al range iniziale proposto) e per i titoli con scadenza marzo 2021 che hanno visto il rendimento crescere di quasi l'1%. 
Non a caso la tensione si è immediatamente trasmessa anche sullo spread con i titoli decennali tedeschi salito nuovamente a 430 punti base...


A Febbraio l'Italia dovrà collocare quasi 25 Miliardi di euro, speriamo che la situazione non torni critica in tal senso.

Quello che però preoccupa a dismisura è la situazione del Portogallo: Il rendimento dei titoli decennali portoghesi è salito al 17,39% ( in rialzo del 14,3% da venerdì scorso). L'andamento del grafico sottostante mostra l'evidente peggioramento della situazione economica portoghese negli ultimi mesi che sembra sempre più simile a quella greca.


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