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lunedì 12 dicembre 2011

Il Bot Day è un successo ma le borse crollano ancora una volta.



Ennesima giornata da dimenticare per Piazza Affari. A fine seduta il Ftse Mib ha accusato un calo del 3,79% chiudendo a quota 14896 punti. 
E pensare che questa mattina il Bot Day è stato un "vero successo" rispetto agli ultimi collocamenti disastrosi: 
Il Tesoro italiano, infatti, ha emesso oggi titoli di stato a dodici mesi, con scadenza il 14 dicembre del 2012, ad un tasso medio del 5,95%, più basso rispetto al 6,09% dell'asta precedente del 10 novembre scorso. 
Complessivamente, a fronte dei 7 miliardi di euro collocati, la richiesta è stata di 13,4 miliardi. In altre parole il bid to cover è stato pari a 1,9 volte, valore decisamente più elevato rispetto a quanto registrano nella scorsa emissione. 
Inoltre in un report diffuso oggi la Banca dei regolamenti internazionali ha indicato che l'Italia è in grado di pagare tassi elevati sul debito pubblico anche per diversi anni.
Tutto ciò non è bastato per arginare l'ondata di vendite che ha riportato le quotazioni sui livelli di chiusura di giovedì scorso.

La chiusura sui minimi di seduta unita, alla permanenza delle quotazioni al di sotto della trend line ribassista di lungo periodo, che avevo segnalato nel post precedente, rappresenta un segnale piuttosto allarmante per le prossime sedute. 
Come si può osservare dal grafico sottostante il Ftse Mib appare congestionato all'interno di due livelli. Da una parte la resistenza chiave posta attorno ai 16100 punti, dall'altra l'importante supporto dei 14750-14800 punti. L'eventuale rottura di questo importante supporto potrebbe innescare nuovi e violenti ribassi con target intermedi a 14400 punti e successivamente anche a 14200 e 14000 punti.  



Infine va segnalato il nuovo rialzo dello spread con i bund tedeschi a dieci anni  a quota 454 punti base. Contemporaneamente sono saliti anche i rendimenti dei titoli italiani a 2 anni (5,84%) a 5 anni (6,75%) e a 10 anni (6,56%).

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