Visualizzazioni totali

martedì 18 ottobre 2011

Un'analisi di lungo periodo sull'indice Dow Jones

clicca per ingrandire l'immagine

Dopo tanto tempo torniamo ad analizzare l'indice Dow Jones nel lungo periodo
Utilizzando un time frame settimanale (ogni barra rappresenta l'andamento  settimanale dell'indice Dow Jones) cerchiamo di capire cosa potrà accadere nei prossimi mesi al principale listino internazionale avvalendoci di alcuni strumenti tipici dell'analisi tecnica. 
Come si può notare, i prezzi dopo aver vissuto un poderoso rialzo, partito a Marzo 2009, si sono scontrati con la media mobile a 200 periodi ( contrassegnata con la linea blu)  ad aprile 2010, quando il Dow jones andò a sfiorare gli 11200 punti. Dopo qualche settimana di ritracciamento dei prezzi,  la rottura rialzista di questa media mobile , avvenuta ad ottobre 2010, ha avviato una nuova fase rialzista dell'indice americano che lo ha portato fino a quasi 13000 punti a Maggio 2011. Nei mesi estivi del 2011, l'indice ha accusato dei violenti cali ma si è sempre mantenuto al di sopra della media mobile a 200 periodi. Da un punto di vista tecnico tale tenuta di questo supporto dinamico può essere interpretata come un chiaro segnale di forza del mercato, sul quale, probabilmente, le mani forti hanno iniziato ad accumulare posizioni rialziste di lungo periodo.
Anche gli oscillatori (Macd e Stocastico) sembrano segnalare l'esaurimento della tendenza ribassista degli ultimi mesi e potrebbero preannunciare un'imminente inversione rialzista di medio-lungo periodo. 
L'eventuale incrocio rialzista delle linee del Macd e dello Stocastico sarà un'ottimo segnale di acquisto e potrebbe riportate il Dow Jones in area 12000 punti e successivamente a 12250 punti.   
Al contrario, l'eventuale rottura della media mobile a 200 periodi (che attualmente transita in area 10640 punti) sarebbe un segnale estremamente pericoloso e potrebbe riportare rapidamente l'indice americano sui 10.000 punti e successivamente anche a 9600 punti. 
Probabilmente è ancora troppo presto per dire che il peggio è alle spalle, anche perchè la situazione macroeconomica mondiale è estremamente debole e perchè la crisi dei debiti sovrani europei è tutt'altro che risolta, ma questo grafico ci lascia , al momento, piuttosto fiduciosi per i prossimi mesi. 


Nessun commento:

Posta un commento