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domenica 18 luglio 2010

Sarà un'estate calda in borsa

Cari lettori quest'estate sarà molto calda in borsa. Venerdì sera il  Dow Jones ha terminato la seduta a quota 10098 (-261 punti) con tutti i 30 titoli in rosso, in calo del 2.52%. Il Nasdaq invece ha lasciato sul terreno il 3.11% a 2179 (-70 punti) mentre l'S&P 500 ha ceduto il 2.88% a 1065 (-32 punti). La chiusura sui minimi di giornata, nonchè sui minimi settimanali è un pessimo segnale per il mercato americano. La settimana scorsa a questo punto è stata soltanto un rimbalzo tecnico in quanto il trend principale pare essere decisamente negativo. I dati macro di venerdì sono stati decisamente negativi e nelle ultime settimane non c'è stato nessun segno positivo sullo stato di salute dell'economia americana. 
In particolare il dato sull'indice di fiducia del Michigan è stato molto negativo: 66,50 contro 76 del dato precedente. In pratica la fiducia dei consumatori americani sta scendendo in modo preoccupante sui nuovi minimi da dicembre 2009. I rischi di ricadere in una nuova recessione sono sempre più elevati e anche i mercati azionari iniziano ad essere particolarmente nervosi. 
Guardando il grafico del Dow Jones possiamo notare come il trend sia laterale-negativo nell'ultimo periodo. Tuttavia i prezzi rimangono al di sotto della media a 200 giorni e della media a 68 periodi  a conferma di una pressione ribassista sul mercato piuttosto marcata. Per la prossima settimana è possibile un ritorno delle quotazioni prima a 10000 punti e successivamente a 9800-9700 punti. Mi aspetto un mercato piuttosto nervoso nelle prossime sedute con grosse oscillazioni in pochi minuti, anche perchè nel periodo estivo la liquidità sul mercato è minore. In caso di rialzo invece le prime grosse resistenze si trovano attorno ai 10400 punti dove è probabile un ritorno dei ribassisti. 


Per quanto riguarda l'indice italiano Ftse Mib la situazione è simile. I prezzi si mantengono al di sotto della media a 100 e a 200 giorni, a conferma di un trend di lungo periodo negativo. In caso di nuovi ribassi è possibile un ritorno sui 19000 punti ed eventualmente a 18500 in caso di crolli di una certa importanza. Al contrario in caso di rialzi la resistenza posta a 21000 punti è sicuramente un punto chiave. Qualora venisse superato questo livello potrebbe partire un nuovo rally azionario con obiettivo intermedio di 22000 punti e con obiettivo finale di 23000. A mio avviso questo secondo scenario è poco probabile nelle prossime settimane ma sarebbe un errore non considerarlo affatto. 


Vi lascio con una notizia fresca: Il fallimento della compagnia turistica Viaggi del Ventaglio. ( Spero che nessuno di voi avesse prenotato le proprie vacanze con questa compagnia) .

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