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mercoledì 24 marzo 2010

Rally a New York..


Quest'oggi si è scatenato un vero rally azionario a Wall Street. Il Dow Jones è cresciuto dello 0,95% chiudendo vicino ai massimi di seduta a quota 10888 punti. Il toro si è scatenato e l'indice americano ha chiuso sui nuovi massimi del 2010 e sui massimi degli ultimi 18 mesi. A prescindere dai dati macro, dai risultati societari, dalle previsioni sui tassi e quant'altro, quella di oggi è stata una giornata molto importante per i listini americani. Una chiusura cosi brillante lascia ben poco spazio ai ribassisti e mette a tiro quota 11 mila punti per i prossimi giorni per il Dow Jones. Inutile soffermarsi sui problemi dell'economia reale, sulla vendita delle case, su tutti i dati macroeconomici nonchè sulle previsioni aziendali future. Mai come nell'ultimo periodo la borsa ha dimostrato di avere un anima propria, di non lasciarsi scalfire dai problemi della grecia nè dai deficit di bilancio di tutti i paesi sviluppati. Come disse John Maynard Keynes : la speculazione è l'arte di prevedere la psicologia del mercato; e in questo momento il mercato è euforico. Finchè il sentiment rimarrà così positivo le borse continueranno a guadagnare e a crescere, a prescindere da quello che possa accadere all'economia reale. Credo che ancora una volta l'insegnamento che possiamo trarre dall'ultimo mese borsistico sia quello di seguire il trend e non pensare a niente altro e soprattutto a non anticipare l'inversione del trend. L'analisi tecnica, ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia e in particolare le medie mobili di lungo periodo.
Vi lascio con 2 grafici: Il primo è relativo all'andamento del Dow Jones nell'ultimo anno, in cui la linea blu esprime la media mobile a 200 periodi. Usando questo semplicissimo strumento avremmo ottenuto ottime performance. Infatti saremmo entrati long sul mercato a quota 8400 punti circa verso luglio 2009, con il taglio dei prezzi della media mobile dal basso verso l'alto,  mentre l'indice ora è a quota 10888 punti (quasi il 30%).

Sull'indice italiano invece ho utilizzato una media mobile a 255 periodi, per evitare falsi segnali. Anche in questo caso il trend rialzista è ben evidente e non è mai stato messo in discussione a parte verso febbraio e marzo 2010, quando l'indice era tornato pericolosamente sotto i 21 mila punti. Graficamente inoltre si può notare come si sia creato una specie di doppio minimo proprio sulla media mobile a 255 periodi nei minimi di febbraio e marzo. (E non mi parlate di coincidenze). Questi grafici dimostrano che l'analisi tecnica rimane uno strumento valido , se non l'unico strumento, per analizzare i mercati finanziari. A questo punto credo che il rialzo non dovrebbe farsi attendere troppo per il listino milanese e nelle prossime settimane potremmo tornare attorno ai 24 mila punti. Continuerò sempre a informarmi e ad analizzare i dati macroeconomici, ma credo che per analizzare le borse sia sempre meglio affidarsi solo ed esclusivamente all'analisi tecnica.

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